5 buoni motivi per fare l’Erasmus: la mia esperienza a Bilbao
Se stai leggendo questo articolo è perchè stai considerando l’idea di fare un Erasmus, ma non ne sei certo, e stai cercando qualche buon motivo per farlo. In questo articolo vi sveleremo i 5 buoni motivi per cui fare l’Erasmus.
Sei nel posto giusto. Noi di Kappuccio siamo quasi tutti studenti universitari, e molti di noi hanno provato l’esperienza Erasmus, quindi sappiamo di cosa stiamo parlando.
L’Erasmus è quel programma di cui hai sentito parlare almeno una volta se sei iscritto all’università. Chi tra di noi non ha quell’amico che è tornato dicendo «É una figata l’Erasmus, ero ubriaco tutte le sere», oppure: «no, io in Erasmus non ci vado perché è una perdita di tempo, tanto i voti te li regalano e si va solo per sballarsi»?
La maggior parte delle persone pensa e crede fermamente che sia un’esperienza puramente a scopo di divertimento, e ciò sminuisce di gran lunga quello che è in realtà!
Come sai, alcuni di noi hanno vissuto in prima persona l’esperienza Erasmus, e non siamo molto d’accordo. Io rientro tra quegli studenti e voglio condividere con te 5 buoni motivi per fare l’Erasmus, e godertelo, come si deve. Ognuno di questi 5 buoni motivi per cui fare l’Erasmus avrà un effetto… terapeutico.
Ma prima, facciamo chiarezza su alcuni punti importanti.
Dopo tutti questi anni di studio, hai imparato a vivere oltre che a memorizzare interi libri?
Quello che so è che ciò che mi ha spinto a partire non è stata solo l’opportunità di poter studiare in un’altra lingua e frequentare un’altra università. La ragione scatenante è stata la voglia, o forse ancora di più la necessità, di intraprendere un’esperienza che mi formasse.
Avevo bisogno di capirmi, di crescere a livello personale. Più tardi, ho capito che non era una necessità che avevo solo io.
Che sia Erasmus+ Studio, Erasmus+ Tirocinio in Europa o Erasmus Overseas, parti. Non pensarci troppo, vai.
Molti degli studenti si fermano alle prime seccature burocratiche e lasciano stare, pensando sia troppo scocciante. Certo, alcuni non sono passaggi scontati e a volte sono anche frustranti, ma l’Erasmus è anche questo: un bello schiaffo. Quel rossore che ti lascia sul viso è però il simbolo che ti fa capire di essere cresciuto, di essere ormai entrato davvero nel mondo degli adulti.
Andiamo quindi a vedere i 5 buoni motivi che, secondo me, ti incoraggeranno a fare l’Erasmus immediatamente.
1. L’Erasmus ti permette di uscire dalla tua comfort zone
Primo dei 5 buoni motivi per cui fare l’Erasmus nonché, forse, il più importante.
La comfort zone, la dannata comfort zone. Sotto questo aspetto l’Erasmus gioca un ruolo molto importante, per via di molte caratteristiche che lo compongono. Dal momento in cui decidi di partire, devi essere consapevole che per un periodo sarai solo e che dovrai farti coraggio e rimboccarti le maniche per fare qualsiasi cosa, perché non avrai il piatto pronto e servito come a casa. Non mi riferisco solo all’ambito familiare, ma anche a tanti altri, come quello burocratico, scolastico e sociale.
Facendo riferimento alla mia personale esperienza, nel 2018 scelsi di partire per 6 mesi per la Spagna, precisamente per Bilbao. Riconosco che, forse, la Spagna è una delle mete maggiormente prese di mira da noi italiani, ma vi assicuro che la mia esperienza si è rivelata tutt’altro che priva di significato.
Decisi di partire senza troppe aspettative e di lasciare che fosse l’esperienza in sé a guidarmi. Il giorno stesso della mia partenza, il mio aereo era in ritardo di sei ore. In quelle ore cercai un ostello dove poter dormire i primi giorni, dato che l’idea di base era di trovare casa una volta arrivata in Spagna.
Con questo voglio dire che già con questa mia prima decisione, scelsi di uscire dalla mia comfort zone. Mi lanciai, senza conoscere cosa mi avrebbe aspettato una volta atterrata. Volevo provare cosa voleva dire cavarsela da sola davvero, senza l’aiuto di qualcuno. Ed è così che secondo me dovrebbe essere vissuta quest’esperienza: sulla base di un rischio che scegliete di correre uscendo dalla vostra routine.
2. L’Erasmus ti permette di conoscere
“Conoscere: sapere, avere cognizione di come una cosa o una persona sia; anche, avere padronanza, familiarità con qualcosa: conoscere i particolari, la verità; conoscere una città, la strada; conoscere la matematica, il francese…”
Garzanti Linguistica
Con “conoscere”, intendo dire che l’Erasmus ti permette di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo: una persona, un luogo, una sensazione, una parola.
Ogni giorno ti imbatti in qualcosa di inaspettato e ne rimani piacevolmente colpito. Può capitare che tu non ti renda conto subito di tutto ciò che stai quotidianamente conoscendo, ma arrivato alla fine del tuo percorso esplorativo resterai sorpreso da tutto quello che hai, inaspettatamente, scoperto.
Prima di partire, non puoi avere certezze su quello che ti aspetterà, ed è proprio la volontà di conoscerlo e la modalità in cui decidi di farlo a rendere l’esperienza irripetibile.
Incontrerai talmente tante persone di cui a volte, durante la tua permanenza, farai fatica a ricordarne i nomi. Parlerai con tanta gente e ciò ti permetterà di perfezionare il tuo metro di misura, grazie al quale capirai su chi puoi contare e su chi no.
Passerai quest’esperienza in una città che all’inizio ti apparirà sconosciuta e ne sarai impaurito, ma alla fine ti sembrerà di conoscerne ogni angolo, come le tue tasche. Vivrai emozioni così forti che neanche credevi di poter provare. Parlerai una lingua che non è la tua, e questo rappresenta uno dei modi migliori per rompere le barriere. Il timore iniziale di sbagliare e sentirsi in difetto si trasformerà presto in sicurezza nel linguaggio, che non pensavi di poter avere. Questo deve sicuramente essere uno dei 5 buoni motivi per cui fare l’Erasmus.
Se ti piace questo punto, qui trovi il nostro articolo sulla diversità culturale.
3. L’Erasmus ti permette di crescere
Non ti rendi conto di essere davvero cresciuto fino a quando non avrai portato a termine un’esperienza del genere. Si parla di crescita sotto tanti punti di vista. Quando decidi di intraprendere un’esperienza simile, devi mettere in preventivo che dovrai cavartela completamente da solo o comunque all’80%. Quel 20% di margine lo lasciamo all’aiuto economico che viene fornito dalla famiglia e dall’Università.
Già solo la ricerca di una stanza è un passo importante e non del tutto semplice da affrontare. Un altro aspetto importante è l’apprendimento a gestire i soldi che ti vengono dati dall’Università, in cui devono rientrare: spesa, affitto, abbonamento dei trasporti, vita sociale e spese varie. La crescita la vedrai anche nella gestione della casa, nelle pulizie, nella cucina, nell’organizzazione della tua vita in generale.
Ti renderai conto di quanto tempo buttavi prima dietro cose futili, quali stare al cellulare o dietro il PC a guardare serie TV. Anche questo ti permetterà di crescere, perché questa presa di coscienza ti allontanerà da certe abitudini, garantendoti la possibilità di concentrarti a pieno su cose più importanti.
Ti renderai conto di essere cresciuto quando, terminata l’esperienza, tornerai a casa e sentirai il bisogno di andare a vivere da solo. Perché, senza dubbio, casa è sempre casa, ma vivere da soli ha tutto un altro sapore. Organizzare le tue giornate solo in base a ciò che devi e vuoi fare tu, ti permette di sentirti indipendente e tranquillo.
4. L’Erasmus ti permette di lavorare su te stesso
Vi do la mia formula matematica preferita:
Erasmus = Introspezione.
Quando parlo di “lavorare su te stesso“, mi riferisco ai diversi momenti di riflessione profonda che si affrontano durante tutto il corso dell’esperienza.
Allontanandoti da casa e dalla tua comfort zone, apri gli occhi su tante cose, ma soprattutto su cose a cui prima neanche avevi pensato o a cui non avevi il coraggio di pensare. Ti ritrovi a ragionarci sul serio e con una tale libertà, non priva di fatica, che ti permette di prendere le distanze da tutto quello che prima per te era “tossico” o che, perlomeno, intralciava la tua esistenza quotidiana: persone, situazioni, ansie, paure.
Ognuno sceglie di vivere l’Erasmus a modo suo, e che tu decida di stare più a casa che fuori o il contrario poco importa, perché quando tornerai non sarai più lo stesso di prima e, senza nemmeno accorgertene, avrai cambiato tante cose di te che molte persone noteranno e apprezzeranno, ma che molte altre invece non faranno, perché nel cambiamento saranno incluse anche loro.
Un grandissimo momento di introspezione lo vivrai quando l’Erasmus sarà arrivato al suo capolinea, e non ti sembrerà vero. Ti guarderai indietro e comincerai a chiederti se ciò che hai fatto fino a quel giorno è stato abbastanza, se potevi fare altro. Ti renderai conto che il tempo è volato e tu non te ne sei nemmeno reso conto. Ma nonostante questi pensieri un po’ nostalgici, ti sentirai anche arricchito.
5. L’Erasmus ti permette di fare chiarezza sul tuo futuro
I 5 buoni motivi per fare l’Erasmus potrebbe essere molti molti di più, ma vi darò l’ultimo della mia lista.
Non c’è cosa più incerta del futuro. Quante volte ci capita di prendere decisioni sulla strada da intraprendere e accorgerci, a metà o alla fine di essa, che quella via non era quella giusta per noi? Ed ecco che lì cresce una sensazione di fallimento.
L’Erasmus potrebbe, in parte o del tutto, risolvere alcuni dubbi sul tuo futuro. Intendo dire che, nel corso della tua permanenza in un posto lontano da casa, prendi le distanze da tante cose, come ho già accennato, e questo ti permette di osservare la tua vita da un’altra angolatura. Il tempo che passi lontano dalla tua casa ti permette di capire quali e quanti tagli fare o quali interessi, passioni e legami invece rafforzare.
Il fatto che sarai messo continuamente alla prova scatenerà delle emozioni che ti spingeranno sempre più verso quello che più ti piace fare. Anche solo il fatto di frequentare dei corsi in un’altra lingua e in un’altra modalità, ti permetterà di capire tante cose sul tuo percorso di studi.
Ci tengo a dire che io, finito l’Erasmus, mi resi conto che la carriera scolastica che stavo percorrendo non faceva per me. Mi resi conto che ero molto più appassionata a materie sociologiche, che non avevo mai avuto il coraggio di approfondire. Così finito il mio percorso di laurea triennale decisi di iscrivermi ad un corso di laurea magistrale che faceva più al caso mio. Ora, capisco veramente cosa vuol dire studiare per passione e non farlo solo perché si vuole terminare in fretta.
Questi erano i miei 5 boni motivi per cui fare l’Erasmus. Ho cercato, per quanto possibile, di trasmettervi l’unicità di cui è impregnata quest’esperienza. Ciò che dico sempre a tutti i miei amici o conoscenti quando mi chiedono consigli riguardo alla partenza o meno è: “È un’opportunità che ti offre l’Università, che non avrai occasione di ripetere, perciò fallo per non pentirtene quando sarai più grande“.
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