Gli edifici abbandonati più suggestivi del Nord Italia
Dimenticatevi i classici musei, teatri o ville pubbliche. In Italia esistono migliaia di edifici abbandonati, che con il loro fascino decadente attraggono tantissimi curiosi e persone che praticano “Urbex” (urban exploration), l’esplorazione di edifici e luoghi abbandonati.
Oggi vi portiamo alla scoperta di alcuni tra i luoghi abbandonati più suggestivi d’Italia, alcuni consigliati da un giovane urban explorer italiano, Francesco Becchi, il quale ci ha permesso di usare le sue foto di Villa Ardesia e consigliato alcuni luoghi!
Prima di iniziare, teniamo a ricordarvi che l’Urbex lunge dall’essere un’attività turistica, potrebbe infatti essere pericolosa se non svolta con buonsenso. Se volete saperne di più a riguardo vi consiglio di dare un’occhiata ad Ascosi Lasciti, sito di un gruppo che pratica Urbex e condivide le proprie esperienze.
1. Villa Ardesia
Questa magnifica villa abbandonata sorge come un fungo in mezzo al verde e prende il nome dal materiale di cui sono fatti alcuni dettagli, sia interni sia esterni: l’ardesia, un tipo di roccia calcareo-argillosa di colore plumbeo. Avete presente le lavagne che avevamo a scuola? Ecco, il materiale di cui sono fatte è proprio l’ardesia.
All”interno ci sono moltissimi oggetti personali, mobili, suppellettili e vestiti, che sembrano quasi raccontare la vita di chi ha vissuto tra quelle mura.
La cucina sembra quasi intoccata, l’atmosfera di abbandono è spezzata solo da alcune carte, tazze e oggetti sul tavolo. Anche le camere sono degne di nota, molto intime, che pullulano di oggetti personali sparsi su comodini, letti e cassapanche.
Personalmente, trovo che l’elemento più suggestivo sia senza dubbio il soffitto della sala da pranzo, finemente decorato da affreschi a cornice con elementi floreali ai lati e al centro.
Non sono noti i motivi dell’abbandono della villa, tuttavia azzarderei l’ipotesi della morte dell’ultimo proprietario e mancanza di interessi al mantenimento dell’immobile. È svilente vedere edifici abbandonati in Italia così belli e con un potenziale notevole in rovina: gli affreschi ai soffitti, la sala da pranzo, i documenti, tutto fa restare a bocca aperta.
Villa Ardesia – Indirizzo sconosciuto
Per maggiori informazioni vi segnaliamo il sito Urbex Squad.
2. Villa Minetta
Lo studente e urban explorer Francesco Becchi è andato a scoprire la storia della Villa appartenuta a una dei personaggi storici italiani più importanti del 800′ e di inizio 900′: Edilio Raggio. Il proprietario la trasformò nella sua dimora urbana caratterizzandola con quelli che furono i suoi colori simbolo, il bianco e il rosa.
Cliccate qui per vedere il servizio realizzato da Francesco, sulla storia della villa con qualche curiosità.
Nel 1930 Edilio Raggio lascia la villa per trasferirsi altrove e da quel momento iniziò un vero e proprio andirivieni di proprietari. Pensate che la villa venne anche usata anche dalle truppe italo-tedesche come quartier generale durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo lo sbarco degli Alleati in Italia.
Durante il periodo bellico, la villa fu intatti centro di molte vicende del conflitto: abitata persino da Rodolfo Graziani, generale e politico italiano. Dopo gli ultimi proprietari, la villa andò in rovina e fu messa all’asta.
Fun fact: uno dei potenziali clienti era Dodi Al-Fayed, imprenditore egiziano compagno di Lady Diana!
Tuttavia, la storia di Villa Minetta ha lieto fine: dopo lunghi anni di rovina è stato aggiudicata all’asta il mese scorso. Noi speriamo possa tornare allo sfarzo di un tempo, e voi?
Villa Minetta – Novi Ligure, Piemonte.
Per maggiori informazioni ecco la pagina del FAI
3. Hotel Puerta del Sol
Alassio, 1982. L’intera squadra della Nazionale italiana di calcio di Enzo Bearzot in partenza per la vittoriosa spedizione al mondiale spagnolo alloggiò proprio in questo splendido hotel che ora, purtroppo, è in rovina.
Vedere uno degli hotel di maggior lusso ad Alassio in rovina mette tristezza e anche rabbia: molti oggetti sono stati rubati, i muri vandalizzati, i soffitti hanno ceduto e nemmeno un infisso è andato salvato.
Nonostante la località sia turistica e meta di molti vip, l’edificio è trascurato da anni. Decisamente un peccato, una risorsa sprecata. Basterebbero un rinnovamento e un ristrutturazione adeguata per riportarlo al vecchio splendore.
Sicuramente, Puerta del Sol è un nome che fa sognare. Tuttavia, allo stesso tempo testimonia il degrado causato da anni di noncuranza.
L’hotel, la grande piscina e i campi da tennis sono ormai inagibili e nessun progetto di rielaborazione è stato messo in cantiere. Non ci resta che sperare che l’hotel ritrovi lo splendore di un tempo.
Hotel Puerta del Sol – Alassio, Liguria
4. Il forte Puìn
Forte Puìn è uno dei forti che componevano il sistema difensivo della città di Genova, costruito durante il periodo napoleonico. Il nome del forte potrebbe derivare dalla settecentesca “Baracca di Puin“, situata un po’ più sotto dove oggi si trova il ristorante Ostaja de Baracche, “delle baracche”.
Nel 1830 viene completata la costruzione del forte: un complesso che includeva due cannoni campali, due obici lunghi, due petrieri e quattro cannoncini. Il forte fu poi abbandonato e consegnato alla città di Genova a fine Ottocento, poiché si riteneva essere uno spreco di risorse.
Il Forte è facile da raggiungere. Partite da Via delle Baracche e dopo circa una ventina di minuti di cammino arriverete. Francesco Becchi consiglia degli scarponcini da camminata e dei pantaloni lunghi che proteggano le gambe da erbacce e rovi (comunque poco presenti).
Ultima informazione utile: i Forti possono essere visitati tutti nell’arco di una sola giornata, il primo del percorso è proprio questo piccolo tesoretto della splendida Genova.
Se volete approfondire la storia del Forte, vi consiglio di fare un giro sul blog Urbecks, di Francesco Becchi.
Forte Puìn – Genova, Liguria
Per altre curiosità e informazioni, ecco il blog di Francesco.
5. Consonno
Negli edifici abbandonati in Italia, non potevamo non inserire nella lista la famosa città fantasma che sorge a pochi chilometri da Lecco, Consonno.
La sua storia inizia quando il Grande Ufficiale Conte di Villa dell’Olmo Mario Bagno, un eccentrico imprenditore milanese, adocchia il borgo Consonno. L’imprenditore aveva intenzione di comprarlo e costruire una vera e propria “città dei balocchi”, facilmente raggiungibile da Milano.
L’imprenditore fece costruire edifici, principalmente di intrattenimento, in differenti forme architettoniche: si possono notare una galleria commerciale arabeggiante con minareto, una pagoda cinese, un castello medievale e ancora un albergo di lusso (Hotel Plaza).
Inoltre, Mario Bagno fece spianare la collina di fronte al paese per migliorare la vista panoramica.
Insomma, dai presupposti sembrava poter diventare realmente la “Las Vegas della Brianza”, invece è purtroppo disabitata e abbandonata da tempo. Girando tra gli edifici in rovina si percepisce l’aria di decadenza e abbandono che contraddistingue Consonno.
Consonno è sicuramente un posto da visitare, tuttavia anche per questo luogo ci teniamo a ricordarvi di stare sempre molto attenti, visitatela di giorno e in gruppo (di notte noi non ci staremmo neanche un minuto, è da brivido!).
Consonno – Lecco, Lombardia
6. Manicomio di Mombello
Infine, per concludere in bellezza la nostra ista di edifici abbandonati in Italia, il Manicomio di Mombello. Chi ci segue già da un po’ si ricorderà del nostro articolo sul manicomio, ma per i neofiti ecco il link, correte a leggerlo!
Un ospedale psichiatrico in provincia di Milano – ormai diventato meta di curiosi amanti del brivido – in stato d’abbandono dal 1978, anno in cui inizia il suo degrado.
Il manicomio, edificato nel 1872 e in disuso dal 1978, è stata per anni la meta di vandali, tossici, writer e curiosi in cerca di storie da brivido.
Nel gennaio 2017 il manicomio è stato perfino un set cinematografico: il regista genovese Luciani Silighini l’ha scelto per le riprese del suo lungometraggio 7 days, 7 girls con un cameo d’eccezione: Johnny Depp!
So che starete già pensando “wow, bellissimo, andiamo!”, ma frenate l’entusiasmo: raggiungerlo è facile, farsi male altrettanto. Come dicevamo all’inizio, l’Urbex richiede esperienza e attenzione. Non è difficile incappare in cocci di vetro, sporcizia e rifiuti. Inoltre, soffitto, muri e pavimenti sono pericolanti quindi, attenzione!
Un posto molto particolare e affascinante, avvolto in un alone di mistero, tuttavia noi preferiamo ammirarne le foto comodamente dal nostro divano!
Manicomio di Mombello – Limbiate, Lombardia
Questa ero il nostro articolo dedicato interamente agli edifici abbandonati in Italia più famosi (e non) di sempre. Speriamo di averne incuriosito e di avervi fatto scoprire un pezzo in più del nostro amato Belpaese!
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