L’arte dei presepi a Genova

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Dalla prima metà del Seicento fino ai primi decenni del XIX secolo l’arte dei presepi a Genova si affermò così come era accaduto a Napoli. Queste città, che molto hanno in comune a tutt’oggi, divennero allora due dei centri più attivi per la produzione delle figure da presepe. Durante il periodo del Natale, per i genovesi è pertanto d’obbligo, ma soprattutto una piacevole attività, compiere giri turistici alla scoperta degli allestimenti più importanti. Siano essi di natura estemporanea o legati a una solida tradizione, limitati alla stagione festiva o perenni.

Anche noi di Kappuccio abbiamo voluto intraprendere questo meraviglioso viaggio nel tempo. Per calarci in una dimensione aulica ed ugualmente ricca di suggestioni. Fondata sulla storica abilità artistica e sui sentimenti appassionati di maestri che hanno saputo sviluppare il loro talento e che ancora ai nostri giorni affascinano adulti e bambini.

La scuola genovese e la storia dei presepi a Genova

L’arte dei presepi a Genova @nicoletta

Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739) è da sempre considerato, nell’immaginario collettivo genovese, come il più celebre e produttivo esponente della scultura lignea presepiale. Forse la sua idealizzazione è stata sin troppo accentuata nel tempo e comunque di difficile documentazione scientifica, certo è che però la sua bottega fu il fulcro della più attiva e prestigiosa produzione di figure da presepe sul territorio. Portata avanti dai numerosi allievi che dal maestro appresero l’arte e la passione.

Due erano le tipologie di scultura adottate: statuette a tutto tondo in legno di tanti colori e manichini articolati rivestiti con abiti in tessuto. Quest’ultimi erano perfetti per la realizzazione dei scenografici presepi barocchi, dal momento che il cambio continuo di abiti permetteva allestimenti sempre diversi tra loro. Secondo una tradizione tipica di molti paesi europei di area cattolica infatti, nel periodo compreso tra Natale e la cerimonia della benedizione delle candele (Candelora, 2 febbraio) dopo la scena della Natività venivano rappresentate anche l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio e la Fuga in Egitto.

La promozione dei presepi a Genova

Statuine storiche in mostra @nicoletta

A Genova è molto sentita la tradizione di visitare i Presepi cittadini a partire dal giorno di Natale, ma anche una volta terminata la stagione ufficiale delle feste. Il Comune di Genova possiede oltre 500 pezzi di figure da presepe, provenienti da lasciti di collezionisti desiderosi di non disperdere tale patrimonio artistico e di creare una collezione rappresentativa per la loro città, come già era avvenuto a Napoli.

E il Comune di Genova, nell’ambito della valorizzazione dell’arte del presepe, aiuta -con un’apposita mappatura– i visitatori a districarsi nel ginepraio di allestimenti che ora nelle Chiese, ora in particolari Musei saranno visitabili per il Natale 2022 e l’inizio del nuovo anno.

Museo dei Cappuccini

Scorcio di un presepe @nicoletta

Al Museo dei Cappuccini di Genova è possibile visitare un presepe meccanico. Distribuito su 40 metri quadrati e costruito a partire dagli anni ’30 del ‘900 dall’artigiano di Carmagnola (TO) Franco Curti. Viene considerato oggi tra i più antichi d’Italia nel suo genere. Conta oltre 150 personaggi in movimento ed è composto dalla ricostruzione di Betlemme, Gerusalemme e Betania al tempo di Gesù. Un insieme di cadute d’acqua, vedute panoramiche orientali, degradanti cambi di luce che non possono lasciare indifferenti. Mantiene i suoi meccanismi originali, quelli realizzati a mano e azionati dalle cinghie di cuoio delle vecchie macchine da cucire a pedale.

Come per ognuno degli ultimi 15 anni, il museo dedica una mostra al Natale in tutte le sue forme: “I presepi dei Cappuccini rappresentazione popolare della vita dei Genovesi” nella quale è possibile ammirare, sino al 2 Febbraio, svariate forme di arte presepiale. A partire da quelle aristocratiche sino a giungere alle tipologie più popolari tra le quali per esempio i ‘macachi” di Albisola (Savona) e i “santons di Marsiglia.

I macachi di Albisola ed il presepe di Santons

Particolare dei santons provenzali @nicoletta

Nella Liguria di Ponente, in particolare ad Albisola, sono molto diffusi i machachi, una produzione di tipo casalingo, realizzata quasi esclusivamente dalle donne che lavoravano nelle fabbriche di ceramica. Erano denominati in questo modo dai ceramisti albisolesi di inizio ‘900 per sminuirne il valore, ma ebbero in ogni caso larga diffusione.

I santons sono statuine del presepe tipiche della Provenza. Legate non solo ad una questione di fede, ma soprattutto di appartenenza al territorio. Simboleggiano il popolo nello svolgimento dei mestieri tipici di un villaggio dell’XVIII secolo. Un intero villaggio che porta i doni al nuovo nato. Modellate dall’argilla, cotte in forno e decorate con colori ad acqua identificano personaggi dalle espressioni disparate.

Il presepe del Santuario della Madonnetta

Il famoso presepe della Madonnetta @nicoletta

Il monumentale presepe con statuine lignee o in costume (XVII-XVIII secolo) è l’attrazione principale del Santuario della Madonnetta posto in cima ad una salita di quelle tipiche del capoluogo ligure. E la città è lì rappresentata in tutte le sue più amabili forme. C’è la Val Bisagno dove nelle case, all’alba la vita ha già inizio. Il quartiere di Sottoripa, i caruggi e le antiche botteghe ricche di ogni leccornia per il Natale: verdure, carne, pane e pandolci. (Il tipico dolce natalizio). Porta Soprana che osserva il panorama: il centro cittadino, Palazzo san Giorgio e la chiesa di San Matteo. La Lanterna ed il mare, celato e solcato da vascelli, che sotto di lei si adagia. La Natività avvolta da pace e silenzio, in luogo della confusione dei vicoli appena attraversati. Rustiche case racchiudono poi la Salita della Madonnetta dove Gesù è nato in una modesta stalla. Accanto un povero che si trascina in visita al Redentore, nonostante la sua gamba di legno. E infine l’Oriente, le Mura di Gerusalemme, il Palazzo di Erode, la porta di Salomone, con il corteo dei Magi guidati dalla stella, sotto il cielo dell’Epifania.

L’ardua salita per arrivare al Santuario @nicoletta

Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Statuina appartenente al presepe del Santuario di Nostra Signora delle Grazie @nicoletta

Uno dei nostri ultimi articoli era incentrato sul rapporto tra Charles Dickens, il Natale e Genova. Le sue visite in città e l’occasione nella quale scrisse il racconto Le Campane, protagonisti di questa mostra. Accanto a suppellettili dedicate al narratore, forse sfuggiti agli sguardi meno attenti, erano presenti anche alcune, meravigliose, statuine appartenenti al presepe del Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Questa chiesa si trova anch’essa all’interno del Parco storico di Villa Duchessa di Galliera a Genova Voltri ed il suo presepe sarà visitabile, come accade ad altri, sino al giorno della Candelora.

Si tratta di un presepe piuttosto eterogeneo, con figure di scuola genovese e di produzione napoletana, vanto per la popolazione voltrese. Le statue del Presepe della Duchessa di Galliera trovano origine nell’estro di Pasquale Navone, scultore settecentesco molto prolifico, affine nel linguaggio artistico al Maragliano e per questo considerato, forse erroneamente, suo discepolo.

L’arte dei presepi nelle tante chiese di Genova

Ma come detto, l’arte dei presepi a Genova si propaga a macchia d’olio. Se visiterete la città in questo periodo, e ciò è sempre consigliabile, vi basterà entrare in una delle sue chiese (il centro storico pullula di esse) per rimanere incantati da un susseguirsi di scenografie, luci e colori di stampo quasi teatrale.

Presepi diversi nella tradizione ligure

Borgio Verezzi foto di Carmen Carrozzino

In tutta la Liguria inoltre si possono ammirare presepi en plein air con caratteristiche completamente diverse tra loro. Alcuni esempi:

  • A Borgio Verezzi in provincia di Savona, nella piazza Sant’Agostino accanto all’omonima chiesa trecentesca, viene allestito annualmente un presepe a grandezza naturale realizzato nel colore della pietra tipica del comune.
  • A Pentema (frazione del comune di Torriglia, nella Città metropolitana di Genova, protetta anche dal Fai) sorge un presepe a cielo aperto, dove le vie e le case si popolano di figure a grandezza naturale. Sono rappresentati con estrema accuratezza gli usi, i costumi, gli ambienti ed i mestieri propri della fine del XIX secolo, il periodo di massima espansione del borgo. Si tratta dunque di un viaggio per i visitatori che illustra il modo di vivere duro e semplice delle zone dell’entroterra ligure. Al termine del percorso vi è la natività a sua volta ricreata in una tipica stalla del luogo.
  • Manarola, una delle perle che compongono le Cinque Terre, si staglia oltre la sua bellezza intrinseca per il presepe particolare che ogni anno la accende di luci. E non si tratta di un modo di dire. Rappresentato dal 2007 ed ampliato ogni anno, tanto da divenire il più grande al mondo, si compone di oltre 300 figure, migliaia di lampadine e fili elettrici (funzionando con energia ecologicamente pulita) grazie all’impegno di Mario Andreoli (scomparso proprio alcune settimane fa). La vista migliore per godere dello spettacolo è quella sul sentiero tra Manarola e Riomaggiore. Viene inaugurato sempre l’8 dicembre e rimane attivo sino alla fine di Gennaio o ai primi di Febbraio.

La bottega magica del centro storico

La storica bottega magica @nicoletta

C’era poi una volta nei vicoli oscuri di Genova, una fioca luce che illuminava le strade. Era la Butteghetta Magica che rendeva felici tutti quelli che passavano di fronte alla sua porta. Un laboratorio che insegnava i trucchi per realizzare presepi di luce, fumo e allegorie. Una mostra perenne di statuine e scene meccaniche. Ma viveva purtroppo anche del più prosaico e vario commercio. E forse non aveva gli anticorpi per sopportare la modernità. Hanno provato a salvarla, ora rimane addormentata in attesa degli eventi. Chissà che un giorno qualcuno non voglia risvegliare questo microcosmo incantato che di diritto era entrato a far parte delle botteghe storiche di Genova.


Questo è solo un piccolissimo assaggio di ciò che si può trovare a Genova. Visitare tutti i presepi presenti in città potrebbe essere impresa ardua, o un magnifico gioco per accendere la vostra fantasia. Perché se alcuni sogni sono spezzati dalla feroce praticità del mondo moderno, altri rimangono ben saldi nella mente e nel cuore di chi li sa ascoltare.

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Nicoletta Spinozzi

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