Dozza: il borgo dei murales
Situata sulle colline a sud ovest di Imola da cui dista solo 6 km il borgo dei murales di Dozza è una meta irrinunciabile per una gita fuori porta in Emilia Romagna. Il paesino, oltre ai suoi caratteristici dipinti murali, è animato da ottime osterie in cui assaggiare le bontà romagnole ed emiliane e dalla Rocca, in cui approfondire la storia del territorio.
Kappuccio vi guida alla scoperta delle bellezze di Dozza, pronti a organizzare la vostra gita?
La Biennale del Muro Dipinto
La Biennale del Muro Dipinto è un evento centrale nella storia di Dozza. Se il borgo medievale è infatti riuscito a guadagnare una posizione di rilievo tra i più bei borghi d’Italia e ad attrarre sempre più visitatori è proprio grazie ai murales legati alla manifestazione.
L’evento nasce a Dozza negli anni Sessanta da un’idea di Tomaso Seragnoli. Grazie alla manifestazione che si svolge ogni due anni nel mese di settembre, il paesino è diventato così un vero e proprio museo d’arte a cielo aperto. Infatti sui muri delle case dozzesi campeggiano affreschi e rilievi a perpetua testimonianza degli artisti che nel corso delle varie Biennali sono stati invitati a esprimere la propria arte nel borgo dei murales.
Dal 1960 ad oggi sono stati circa 200 gli artisti che hanno partecipato alla Biennale. Tra i nomi più celebri legati indissolubilmente al borgo dei murales di Dozza ci sono, tanto per fare degli esempi, Concetto Pozzati, Riccardo Licata, Aldo Bergonzoni, Norma Mascellari e Karin Andresen. Vi consigliamo di visitare il borgo proprio durante la manifestazione artistica o nei giorni che precedono l’inaugurazione della Biennale. In queste giornate infatti, Dozza e il limitrofo borgo di Toscanella si animano grazie alla presenza degli artisti invitati che, durante l’esecuzione delle loro opere, dialogano e incontrano direttamente il pubblico. Potrete così vivere un’esperienza artistica collettiva unica!
Passeggiare per i vicoli del paese
Il modo migliore per esplorare Dozza, borgo dei murales è proprio quello di perdersi senza meta e senza fretta tra i vicoli del suo centro storico. Ogni viuzza è unica: le pitture murarie coloratissime e variegate danno luogo a un susseguirsi di opere d’arte, come se ci trovasse a percorrere il corridoio di un museo o di una galleria d’arte. Il tutto a cielo aperto!
All’ingresso del paese, dipinte sull’arco che porta a via XX Settembre, le nuvolette azzurre che formano il colorato Arcobaleno di Alfonso Frasnedi accolgono il visitatore. La parete di una casa diventa una cartolina, come ci suggerisce il francobollo con il timbro postale che campeggia sulla parete dell’abitazione. L’artista ha dunque voluto omaggiare il paese. Come a dire che la casa impiegata come tela possa essere spedita per far conoscere a tutti la bellezza di Dozza. Altra opera tra le più fotografate e apprezzate è L’angelo di Dozza di Giuliana Bonazza, un’imponente, ma rassicurante figura sui toni del rosa che abbraccia e protegge la porta intorno a cui è dipinta.
Visitare la rocca
Dopo una passeggiata tra i deliziosi vicoli dipinti del borgo dei Murales di Dozza, vi consigliamo una sosta ristoratrice in una delle osterie del centro. A pancia piena e dissetati, potrete continuare a scoprire il paesino di Dozza, visitando la sua Rocca. Anche nota come Rocca Sforzesca, è stata realizzata intorno alla metà del XIII secolo. Ha poi subito numerosi interventi di ampliamento e adeguamento funzionale, fino a essere aperta al pubblico, negli anni Sessanta come casa-museo. All’interno della Torre Maggiore c’è il pozzo a rasoio, così chiamato per via delle lame che lo percorrono. A esso è legata la leggenda di Caterina Sforza. Si narra infatti che la Signora di Romagna, nota per il suo carattere forte e vendicativo, fosse solita gettare giù per il pozzo i suoi nemici.
📍Piazza Rocca
Indirizzo: 40060 Dozza BO
Tel: 0542 678240
Sito
Conoscevate il delizioso borgo di Dozza? Fatecelo sapere nei commenti e consigliateci altri borghi incredibili da visitare in giro per l’Italia!
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In copertina immagine di Elisa da Unsplash
Le altre foto sono dell’autrice.
