Campo Ligure: un borgo da visitare

0 Condivisioni

Campo ligure è uno dei borghi più affascinanti della nostra penisola. Si trova nell’entroterra di Genova ed è facilmente raggiungibile con ogni mezzo. Immergersi nell’atmosfera di un borgo, oramai abbiamo imparato a saperlo, infonde una serie infinita di sfumate emozioni. Arricchisce sia dal punto di vista culturale che armonico, per il benessere generale della propria anima.

Kappuccio vi invita spesso a essere orgogliosi della nostra terra, a coglierne gli aspetti più nascosti e protetti. In fondo ogni gioiello che si rispetti vive lì. In quell’angolo recondito dal sapore di magia, che lascia aliene la frenesia delle grandi città e il rumore del quotidiano. Liberando invece la necessità di circondarsi della quiete e del silenzio gioioso di questi borghi senza tempo.

Attraversando un ponte c’è la scala al paradiso di Campo Ligure

La porta per il paradiso @nicoletta

(I dati contenuti nell’articolo sono tratti dalle tabelle turistiche di Campo Ligure. I cui testi sono a cura del prof. Paolo Bottero.)

Come in ogni favola che si rispetti, il borgo di Campo Ligure, uno dei più belli in Italia, accoglie i suoi visitatori proprio al di là di un ponte. Il Ponte Stura (o di San Michele) ne è simbolo da tempo immemorabile.

La parte in muratura risale all’alto Medioevo, 704 è l’anno della sua costruzione. In origine aveva 4 arcate, 2 spalle e 3 pilastri, ma ha subito molti crolli e modifiche. Una pietra con datazione 833 (successiva alla prima ricostruzione dopo la distruzione saracena) è infatti visibile, presente sull’unico pilastro antico ancora in piedi.

Ponte Stura o di San Michele @nicoletta

Un’altra data, una seconda ricostruzione dell’anno 1794. Nel corso del tempo non solo la mano nemica ha contribuito ai forzati cambiamenti d’aspetto, ma anche l’esposizione altrettanto feroce agli agenti atmosferici. Alluvioni e conseguenti piene spaventose ne hanno tracciato in maniera indelebile il destino. La pila centrale, tutt’ora esistente è stata ricostruita nel 1823 e nel 1841 è stato realizzato l’attuale manufatto.

Un luogo perso nel tempo

Campo Ligure una dimensione tutta sua @nicoletta

Il tempo a Campo Ligure sembra scorrere in una maniera diversa dalla città. Lento e affannoso come una corsa in un pomeriggio d’estate. Limpido e cadenzato al ritmo delle lancette dell’enorme orologio che troneggia nel centro della sua piazza. Neppure l’unico a stagliarsi ben al di sopra dei greti dei torrenti che l’attraversano. Neppure il solo a ricordarci che ogni attimo è prezioso quando viene vissuto a contatto con l’essenziale che fa della vita un enorme viaggio.

Cosa vedere a Campo Ligure

Benvenuti a Campo Ligure @nicoletta

Lo striscione di benvenuto che da palazzo a palazzo si stende, all’ingresso del borgo, sintetizza in parte le attrattive di Campo Ligure. Il borgo, il castello, la filigrana e la natura. Un piccolo spaccato neppure congruo di tutto ciò che in una giornata si può ammirare e portare con sé a lungo. Nell’attesa di ritornare.

Ci sono le sue vie strette, ordinate e ricche di colore. C’è un silenzio misto all’attesa. Spezzato dal rumore dei ruscelli che accarezzano scogli e membra. La vita di ogni giorno che si dipana lungo traiettorie imprevedibili nella certezza di fedeltà a determinati caratteri. Quelli di un microcosmo ristretto, autonomo e indipendente dalla logica fatua del caos come diversivo.

Quelli della storia che appartiene a tutti gli angoli della Terra senza distinzione di forma, dimensione e genere. Allora chiese erette con fasto, piazze e monumenti, cultura in dono da scartare a poco a poco o natura incontaminata che sia, tutto a Campo Ligure sembra costruito e preparato per suscitare interesse, scatenare emozioni.

Prendiamo tra gli esempi che poi espliciteremo in seguito, la facciata maestosa del Palazzo Spinola così simile a quelle che abbelliscono anche i palazzi più lussuosi di ogni centro città che si rispetti.

Palazzo Spinola

Palazzo Spinola @nicoletta

Ai lati dell’Antico Foro Romano i feudatari Spinola costruirono, a partire dalla metà del Cinquecento, il loro palazzo di residenza nel Feudo. Chiamato oggi Palazzo del Principe, in seguito alla vendita avvenuta nel XVIII secolo al principe genovese Centurione.

Gli affreschi della facciata sono frutto del restauro, avvenuto nel XX secolo, di quelli originari della fine del Seicento. Al centro del palazzo si trova una vasta corte dalla quale si dirama un sottopasso che porta al castello omonimo. L’interno risplende dei suoi ampi ambienti e dello scalone d’onore signorile.

Dopo la seconda metà del XIX secolo, una parte del palazzo venne utilizzata come Municipio e per altre funzioni pubbliche. Assieme alla chiesa parrocchiale dominano la piazza principale del borgo, quello che fu il centro della vita urbana, sociale e politica dell’antico Feudo Imperiale.

Il museo della filigrana

Campo Ligure per l’arte della filigrana (una tecnica di oreficeria che consiste nella lavorazione a intreccio di sottili fili d’oro e d’argento fissati, dopo la ritorcitura, su un supporto in materiale prezioso per formare una struttura elegantemente traforata) poteva di diritto rientrare nei borghi da visitare per il loro legame con l’artigianato. Poco male, rimediamo ora qui. E voi potrete leggere di altri meravigliosi borghi protagonisti in un nostro precedente articolo dal titolo Un tour tra i borghi artigianali italiani.

L’antica Casa Pretoria o Casa della Giustizia sede della Magnifica Comunità di Campo, dal 2008 ospita il Museo della Filigrana intitolato a Pietro Carlo Bosio (1917-2001), filigranista che donò al Comune di Campo Ligure e al Museo la sua collezione. Il rapporto del borgo con quest’arte risale sino al 1884 quando il maestro Antonio Oliveri aprì qui, nella sua terra natia, una bottega per la lavorazione della filigrana. Il suo esempio fu seguito da altri artigiani che ampliarono l’attività in loco.

Gli artigiani odierni di Campo Ligure sono gli unici eredi di coloro i quali diedero vita a questo movimento che in Liguria trovò origine e terreno fertile per svilupparsi.

Dove riposa il prete degli ultimi

Andrea Gallo nacque a Campo Ligure nel 1928, e qui, nel cimitero del borgo, vi è seppellito dal 2013, in una tomba sobria, ancorché meta di sentito pellegrinaggio. A Genova, dove ha fondato la Comunità di San Benedetto al porto, ma anche in tutta Italia, era conosciuto come prete di strada. Svolgeva il suo sacerdozio infatti in maniera anticonformista o per dirla con le parole del caro amico Fabrizio De André, in direzione ostinata e contraria.

Di lui si ricorda la presenza pugnace al G8 che sconvolse la città nel 2001. Gli ideali alternativi al cattolicesimo o fusi a sublimazione di esso. Gli insegnamenti concreti e l’aiuto instancabile continuativo offerto a tutte le categorie dei sommersi, senza distinzione di genere e status. Quegli ultimi, tanto amati poiché abbandonati ai margini della società, tra vicoli troppo stretti ed emarginazione segno di sconfitta. Alla quale lui mai si è arreso, senza perlomeno combatterla, al pari di ogni pregiudizio.

Nel 2014, un anno dopo la sua scomparsa, Genova gli ha dedicato la piazza più grande dell’area del ghetto di Prè. Un ristorante di cui abbiamo parlato nel nostro articolo sui ristoranti particolari a Genova da provare assolutamente, vive con il suo nome e continua a creare opportunità di lavoro in virtù del suo lascito morale.

Il castello di Campo Ligure

La magnificenza del castello @nicoletta

Il Castello Spinola, sorge lungo l’antica strada di contro-crinale ed è il frutto di tante diverse fasi edilizie. Mentre la muratura del maschio centrale richiama l’Alto Medioevo, così come il tessuto murario esterno, la torre, oggi presente, ricalca quella originaria per forma e volumetria. Nel 1310 possedeva già una cinta esterna difesa da 3 torri cilindriche, mentre nel XV secolo venne aggiunta una base a scarpa con aperture per bocche da fuoco.

Gli Spinola, feudatari di Campo Ligure dal 1329, ottennero in enfiteusi dalla Magnifica Comunità campese il fortilizio e le sue dipendenze. Nel 1600 fu assediato dalle truppe genovesi che incendiarono e distrussero il borgo. Durante il XVIII secolo gli Spinola cercarono in tutti i modi di distruggere il castello che, passato ai Figari negli anni ’70 del XIX secolo, fu acquistato dal comune di Campo Ligure nel 1986 e infine restaurato durante gli anni Novanta per renderlo fruibile al pubblico.

Il giardino di Tugnin

Ingresso del giardino @nicoletta

Anche qui è un semplice ponte che fa da tramite tra realtà e fantasia. Una fantasia insita già in un luogo che di per sé lascia stupiti. Arricchendolo ancora di più di significati, se ciò fosse possibile.

Proprio ai piedi del castello si trova il percorso museale dove sono esposte, en plain air, le opere dello scultore campese Gianfranco Timossi.

Le sue statue sono scolpite direttamente sui tronchi di diversi alberi, olivi di Rodi in particolare, e hanno tematiche mitologiche, ispirate alla Divina Commedia di Dante o al Pinocchio di Collodi. Ogni gruppo scolpito è corredato da didascalie esaurienti e rimandano anche al sito internet del Giardino dove è possibile reperire ulteriori informazioni.

Interessante è la possibilità di visitare anche il laboratorio stesso dell’artista, perché qui tutto si svolge, come detto, alla luce del sole. La denominazione Giardino di Tugnin è in ricordo di Antonio Morani, per tanto tempo curatore del sito.

La fontana della cordialità

La fontana dell’ospitalità @nicoletta

Prima di fare il proprio ingresso nel mondo ligneo di Tugnin è visibile un’opera diversa nei materiali, ma altrettanto evocativa. La cosiddetta Fontana della cordialità.

Salutando Campo Ligure @nicoletta

Tratta da un masso informe con la tecnica del levare, tipica dell’artista, si compone di una serie di figure allegoriche. La maschera centrale dalla cui bocca escono tre rivoli d’acqua simbolo dei tre torrenti che circondano il paese. Un vecchio, iconografia della storia di Campo Ligure lunga due millenni. Dietro a lui lo stemma comunale sorretto da un’aquila e tre spighe rappresentanti i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Altre due figure sono quella di una donna che offre acqua a ristoro e quella del pellegrino che la riceve.


Questo è stato il nostro viaggio odierno, utile per ogni stagione, perché a Campo Ligure è sempre tempo di scoperta e avventura!

Vi ricordiamo di seguire @Kappuccio su Instagram, su Facebook e di iscrivervi alla nostra newsletter per rimanere aggiornati sulle cose più belle da fare fuori e dentro l’Italia!

💬 Vuoi scoprire i posti più particolari di tutta Italia?Iscriviti alla nostra newsletter mensile! Mandiamo sempre solo le attività più interessanti.
0 Condivisioni

Nicoletta Spinozzi

Potrebbe piacerti...

Vogliamo che tu faccia parte del nostro movimento.Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo.

E con la nostra newsletter mensile (sì, solo una volta al mese) condividiamo con te gli ultimi articoli, notizie, e cose da fare in Italia, tutto esclusivo e fatto in casa. 😉

Ti aspettiamo dall'altra parte!

Vogliamo che tu faccia parte del nostro movimento.Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo.

E con la nostra newsletter mensile (sì, solo una volta al mese) condividiamo con te gli ultimi articoli, notizie, e cose da fare in Italia, tutto esclusivo e fatto in casa. 😉

Ti aspettiamo dall'altra parte!

Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo, per questo vogliamo scoprirlo fino in fondo.

Il mondo sarà pieno di meraviglia, ma l'Italia ne avrà sempre di più. Vogliamo scoprirle tutte e condividerle con te, e se le vuoi ricevere via mail una volta al mese, sai cosa fare! 👇🏼