La storia degli anni Ottanta e Novanta del festival di Sanremo
All’interno della nostra rubrica “storia del Festival di Sanremo”, abbiamo approfondito le origini, lo splendore e gli anni ’60 e ’70 dello show ligure. Ma come tutte le cose belle, non possono durare per sempre. Quest’oggi il nostro viaggio, infatti, tratterà le due decadi successive, tra scandali e momenti memorabili.
Insieme a quelli del Kappuccio, andremo a scoprire uno degli eventi più attesi dell’anno in Italia, tanto da diventare un’icona: il festival di Sanremo.
Gli ospiti internazionali degli anni Ottanta
Nell’ultimo paragrafo della puntata precedente, relativa agli anni Ottanta, avevamo lasciato un angolino di suspence parlando degli ospiti internazionali.
Fu proprio così, a partire dal 1981, probabilmente per ritornare all’età dell’oro alla kermesse calcarono il palco di Sanremo i Kiss, i Duran Duran (ricordo ancora quando un anziano del mio paese li chiamava Durani Durani, idolo), i R.E.M. e molti altri. Tra questi impossibile non nominare Radio ga ga in un plateale playback dei Queen. Nel caso foste interessati potete recuperarla qui.
Le notizie che fecero scalpore
Prima di iniziare questo capitoletto vorremmo sottolineare che il Festival di Sanremo è uno spettacolo televisivo, uno show di intrattenimento che si sviluppa e nasce dalla musica, ma con un linguaggio totalmente televisivo. Proprio per questo non possiamo scindere gli eventi dello show business dalla musica, a cui dedicheremo un paragrafo a parte.
Tra i primi episodi degni di nota ci furono la conduzione di un giovane Claudio Cecchetto a fianco di un poiliticamente scorretto Benigni. Memorabile il suo bacio con la valletta Olimpia Carlisi e l’appellativo Woytilaccio riferito al papa Giovanni Paolo II.
Beppe Grillo nel 1989 inveì in diretta con un vaffanculo (si può dire?), pronunciò in diretta il suo compenso (un flex che farebbe invidia ai nostri amici youtuber) e fece propaganda diffondendo le penali del contratto.
Ultimo ma non ultimo scandalo, la spallina che svelò il seno della cantante Patsy Kensit.
Il Jukebox della storia di Sanremo
In questo box inseriremo i vincitori di Sanremo per la decade Ottanta – Novanta:
- 1980: Solo Noi di Toto Cutugno
- 1981: Per Elisa di Alice
- 1982: Storie di tutti i giorni di Riccardo Fogli
- 1983: Sarà quel che sarà di Tiziana Rivale
- 1984: Ci sarà di Al Bano, Romina Power
- 1985: Se m’innamoro dei Ricchi e Poveri
- 1986: Adesso tu di Eros Ramazzotti
- 1987: Si può dare di più di Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi
- 1988: Perdere l’amore di Massimo Ranieri
- 1989: Ti lascerò di Anna Oxa e Fausto Leali
Gli anni ’90: la rinascita dell’età aurea
La storia di Sanremo era partita in sordina, come un artista emergente che da sconosciuto diventa famoso. Una volta arrivato in cima, però, non si poteva fare altro che scendere. Allo stesso modo il Festival di Sanremo, dopo l’età aurea, conobbe un periodo in ombra negli anni ’70 e ’80, nonostante la presenza di artisti musicali internazionali.
Nel 1990, con l’arrivo delle televisioni commerciali la kermesse tornò ai ruggenti anni ’50 e ’60, forse per il ritorno della vera e unica protagonista: la musica.
In questi anni, infatti, sono presente brani indimenticabili come Gli uomini non cambiano di Mia Martini, Come Saprei di Giorgia, Laura non c’è di Nek, La solitudine di Laura Pausini, La terra dei cachi di Elio e le storie Tese, Oggi sono Io di Alex Britti, Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani e tante tantissime altre.
Ah, stavamo dimenticando i Jalisse. I veri stoici della nostra epoca.
Il Jukebox della storia di Sanremo
In questo box inseriremo i vincitori di Sanremo per la decade Novanta – Duemila:
- 1990: Uomini soli dei Pooh
- 1991: Se stiamo insieme di Riccardo Cocciante
- 1992: Portami a ballare di Luca Barbarossa
- 1993: Mistero di Enrico Ruggeri
- 1994: Passerà di Aleandro Baldi
- 1995: Come saprei di Giorgia
- 1996: Vorrei incontrarti fra cent’anni di Ron e Tosca
- 1997: Fiumi di parole dei Jalisse
- 1998: Senza te o con te di Annalisa Minetti
- 1999: Senza pietà di Anna Oxa
Gli anni 2000 e la scomparsa del Festival
Dopo che la decade sanremese degli anni ’90 ebbe sfornato alcuni tra i migliori artisti musicali italiani, sul decennio 2000, sempre che non ci sia stata nessuna apocalisse predetta da qualche popolazione dei Maya e che questa non sia una fiaba parallela alla realtà, gravava un peso enorme.
Tra l’arrivo dei primi lettori mp3, le canzoni straniere più accessibili (dichiaratamente piratate da Emule, si scherza amici della postale) e l’esordio dei talent, infatti, la musica italiana del festival iniziò a essere messa in secondo piano, ma anche terzo o quarto.
Questo, però, lo vedremo all’interno della prossima puntata all’interno della storia del Festival di Sanremo.
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Foto di Wikipedia.