San Valentino tra arte e cultura: idee romantiche originali
Le coppie innamorate amano festeggiare San Valentino, anche se si rischia spesso di cadere nel banale con la solita scatola di cioccolatini o il classico invito a cena. Un San Valentino tra arte e cultura è invece ciò che ci vuole per stupire il partner e vivere un’esperienza alternativa. Piuttosto che cedere al materialismo con regali scontati, vi suggeriamo di regalare e regalarvi un momento da vivere insieme e un piacevole ricordo da costruire.
Ecco tante idee romantiche originali per trascorrere un San Valentino da ricordare, tra arte e cultura!
Tour dei castelli della Romagna: storie d’amore leggendarie

Se volete trascorrere un San Valentino da favola tra arte e cultura, grazie a suggestive storie d’amore, potete visitare tre bellissimi castelli dell’Emilia-Romagna: la Fortezza di Castrocaro, il Castello di Bardi e il Castello di Montechiarugolo. Perché vi segnaliamo proprio questi tra i tanti castelli dall’atmosfera romantica che potete trovare in Italia, specialmente tra le colline dell’Emilia Romagna?
Questi sono accomunati dalle storie d’amore di chi li ha abitati e continua a farlo con la loro presenza.
Le storie di questi castelli sono legate a tre giovanissime donne: Margherita, Soleste e Bema. Nonostante nel corso della loro vita conobbero e vissero il grande amore, non riuscirono a coronarlo con un lieto fine. Secondo la leggenda, gli spiriti di queste fanciulle vagano ancora come presenze gentili nelle antiche dimore in cerca dei loro amati.
Per i romantici, ma anche per gli amanti del paranormale, delle leggende e dei misteri dunque, la visita di questi castelli a San Valentino è un’alternativa perfetta alle solite esperienze. Un’idea originale per trascorrere il San Valentino tra storia, arte e cultura! Oltre alle leggende intriganti infatti questi castelli sono baluardi di architettura rinascimentale e testimonianza di un passato glorioso.
Margherita dei Conti: sposare il vero amore o rinunciare alla vita
Agli inizi del Duecento in Romagna era in atto una sanguinosa lotta tra le famiglie consanguinee dei Conti Calboli di Forlì e dei Conti di Castrocaro. Nel 1253, per porre fine alla situazione, Papa Innocenzo IV autorizzò il matrimonio tra due giovani cugini appartenenti alle due opposte fazioni: Guidone dei Calboli e Margherita dei Conti. I genitori di Margherita non avevano però considerato i sentimenti della figlia. Quest’ultima infatti provava un amore corrisposto per un altro giovane, e pertanto si oppose con tenace fermezza al matrimonio con il cugino Guidone.
Nonostante il suo fermo rifiuto, le opportunità politiche prevalsero sull’amore di Margherita, e la data delle nozze fu fissata. La giovane vide così svanire il suo intenso sogno d’amore e pervasa da profondo dolore decise di compiere un gesto estremo: si tolse la vita. Scelse la torre più alta del castello e in una notte ventosa e senza luna, si lasciò cadere nel vuoto, ponendo fine alla sua giovane e infelice vita. Ancora oggi si racconta che, in certe notti senza luna, si riesca a udire il suo pianto d’amore, che il vento porta a perdersi nella valle.
📍Fortezza Medievale di Castrocaro
Castrocaro Terme e terra del Sole (FC), Via Fortezza 2, 47011
Biglietto: Intero: € 5,00; Ridotto: € 4,00
Telefono: +39 0543 769541 / +39 339 4991560
info@proloco-castrocaro.it
Soleste e Morello: i Romeo e Giulietta della Romagna
Alla fine del Quattrocento la giovane castellana Soleste, si innamora, ricambiata, del Cavalier Moroello. La loro storia è strettamente legata alle vicende del Castello di Bardi, nell’area dell’Appennino parmense e quella dei protagonisti è una storia paragonabile a quella di Romeo e Giuletta.
Come per Romeo e Giulietta, l’amore tra Soleste e il Cavaliere ebbe tragico finale. Soleste attendeva dall’alto del mastio l’amato Moroello tornare dalla battaglia, lui di ritorno vittorioso scelse di indossare le insegne del nemico, in segno di trionfo. Soleste vedendole le interpretò, invece, come una terribile sconfitta, segno della morte certa dell’amato, motivo per cui disperata si gettò dalla torre. Lui scoprendo la tragedia e la morte dell’amata Soleste, si suicidò a sua volta.
Se dunque volete vivere atmosfere shakespeariane senza dover raggiungere la più turistica casa di Giulietta a Verona, vi consigliamo di trascorrere il vostro San Valentino tra arte e cultura al Castello di Bardi.
📍Castello dei Bardi
Piazza Castello, 1, 43032 Bardi (PR)
Orari: sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:00
Sito
Incantesimo d’amore
Secondo la leggenda, l’immagine di Fata Bema, sensitiva e lettrice dei tarocchi, è legata alle giovani future spose, alle fidanzate o a coloro le quali da poco sono convolate a nozze. Arrivata per la prima volta a Montechiarugolo nel 1593 per esercitare la sua magica arte, secondo la leggenda si esibì su un palco allestito nel castello circondato dai boschi dove si recava a caccia Ranuccio Farnese, quarto Duca di Parma.
Durante lo “spettacolo” Fata Bema si propose di leggere la mano al Duca. Ranuccio, temendo d’essere caduto preda di un incantesimo e avendo un vero e proprio terrore per tutto ciò che riguardava l’occulto – ordinò l’arresto della ragazza. Fata Bema reclusa nel carcere della rocca e il suo innamorato Pio Torelli venne condannato a morte con l’accusa di congiura.
Il fantasma che dà consigli di cuore
Il potere del Duca, tuttavia, nulla poté contro la dolcezza della Fata Bema, che finì comunque la sua vita a Montechiarugolo, amata e ben voluta dalla gente del borgo, tanto che oggi è ricordata come un gentile fantasma, che appare alle giovani donne alla vigilia delle nozze per istruirle sulla loro nuova vita. Pare che appaia nelle stanze private del castello anche sperando di rivedere l’uomo amato.
📍Castello di Montechiarugolo
Piazza Mazzini, 1, 43022 Montechiarugolo (PR)
Sito
Paolo e Francesca: l’amore cantato da Dante

Secondo la leggenda, la rocca di Gradara ha fatto da sfondo al tragico amore tra Paolo e Francesca, cantato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Intorno al 1275 Guido da Polenta, signore di Ravenna, diede in sposa la figlia Francesca al suo fedele alleato Giovanni Malatesta, signore di Rimini, chiamato Gianciotto perché “ciotto”, sciancato, valoroso uomo d’arme ma brutto nella persona. Al momento di presentarsi a Francesca, inviò al suo posto il suo fratello Paolo, cavaliere nobile, bello e cortese, già sposato con Beatrice Orabile di Ghiaggiuolo, con la quale aveva due figli. I due s’innamorarono ma Gianciotto, messo in allarme da un servitore, li colse in flagrante tradimento e li uccise.
📍Castello di Gradara
Piazza V Novembre, 1, 61012 Gradara PU
Sito
Eros e arte: itinerario museale di San Valentino
Altra proposta interessante per un San Valentino tra arte e cultura è il nostro tour museale romantico. Vi consigliamo di portare la vostra dolce metà a vedere delle opere d’arte romantiche per eccellenza. Pianificare una giornata o un weekend romantico in una città con la “scusa” di visitare uno di questi capolavori.
Il Bacio di Hayez a Milano

Esiste opera d’arte italiana più romantica e iconica de Il Bacio di Francesco Hayez? Non credo! Se non avete ancora mai visto questo capolavoro del Romanticismo italiano San Valentino è l’occasione giusta per visitare la Pinacoteca di Brera. Uno dei più ricchi musei italiani, pieno di rilevanti esempi di pittura dal medioevo alle avanguardie del Novecento, che é stato recentemente oggetto di ampliamento, con il nuovo spazio espositivo di Palazzo Citterio.
📍Pinacoteca di Brera
Via Brera, 28, 20121 Milano
Orari: Chiuso il lunedì. Dal martedì alla domenica dalle
8:30 alle 19:15 (ultimo ingresso alle ore 18.00).
Sito
Pittura erotica: Pompei e il Museo Archeologico di Napoli

Se volete accendere la passione nel segno dell’arte e della cultura, per San Valentino consigliamo una gita a Napoli e Pompei. Il sito archeologico e il museo cittadino offrono interessanti esempi di arte erotica.
Affreschi, sculture e oggettistica a tema erotico sono molto presenti tra i rinvenimenti della città distrutta e cristallizzata dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
Per via della loro natura esplicita tali scoperte furono all’epoca occultate alla vista tramite teloni o rinchiusi in magazzini senza alcuna possibilità di accedervi da parte del pubblico, ma aperti solo su esplicita richiesta degli studiosi.
Anche molti cosiddetti articoli per la casa o comunque di uso domestico, tra quelli recuperati, avevano chiari temi sessuali; l’ubiquità intrinseca di tali immagini ed oggetti indica che le usanze e i costumi dell’antica cultura romana erano molto più liberali rispetto alla maggior parte delle culture dei nostri giorni. Con tutta probabilità erano simboli richiamanti alla fertilità, oltre che talismani portafortuna.
L’imbarazzo del re e l’istituzione del “Gabinetto Segreto”
Nel 1819, quando il re Francesco I delle Due Sicilie visitò la mostra dedicata a Pompei presso il museo archeologico nazionale di Napoli in compagnia della moglie e della figlia, rimase talmente imbarazzato per le opere di contenuto così esplicitamente sessuale da decidere di far raccogliere tutto all’interno di stanze apposite. Nasceva il “Gabinetto Segreto”, accessibile solo “alle persone di età matura e comprovato rispetto nei confronti della moralità”.
Per circa 100 anni le opere rimasero celate in questo spazio. La collezione è stata per breve tempo resa accessibile nuovamente alla fine degli anni ’60 e riaperta definitivamente al pubblico soltanto nel 2000. Ai minori di 14 anni non è ancora permesso l’ingresso e la visita da soli del reparto museale, ma solo in presenza di un tutore o con autorizzazione scritta.
📍Scavi Archeologici di Pompei
Sito
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo, 19, 80135
Orari: chiuso il martedì. Dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 18:30
Biglietti: intero 20 euro, ridotto tra i 18 e i 25 anni 2 euro
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La Venere Vincitrice di Canova a Roma

Quale modo migliore per festeggiare un San Valentino all’insegna dell’arte e della cultura se non facendo visita alla Venere Vincitrice di Canova? Il capolavoro neoclassico a grandezza naturale dedicato all’antica dea romana dell’amore, è in realtà un “ritratto” di Paolina Bonaparte, sorella minore di Napoleone. La mela nella mano sinistra simboleggia proprio la vittoria e i dettagli finemente scolpiti della leggera veste che copre i fianchi e i particolari in oro del divanetto su cui è languidamente poggiata, esprimono a pieno l’aura di eleganza e romanticismo dell’opera.
📍Galleria Borghese
Piazzale Scipione Borghese, 5, 00197 Roma
Orari: chiuso il lunedì. Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00
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L’amore di Zefiro e Flora dipinto da Tiepolo a Venezia

Con i suoi rosa carnosi e gli azzurri pastello, la tavolozza dei colori di Tiepolo è sicuramente una delle più romantiche della storia dell’arte. Capolavoro del rococò, il Trionfo di Zefiro e Flora raffigura l’unione celeste delle divinità romane Zefiro, dio dei venti primaverili e Flora, dea della primavera, che riposano insieme su una nuvola circondata da cherubini e da Amor, il dio dell’amore. Il carattere gioioso dell’opera e il suo esuberante contrasto cromatico ci offrono una visione dell’amore davvero trionfante.
📍Ca’Rezzonico
Museo del Settecento veneziano
Orario: chiuso il martedì. Dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10:00 alle 18:00
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 7,50 euro
Sito
Con questi suggerimenti di visita, speriamo di avervi offerto degli spunti interessanti per trascorrere un San Valentino tra arte e cultura indimenticabile. Nel caso in cui preferiate immergervi in un’atmosfera cittadina, sull’idea di museo diffuso, vi suggeriamo l’itinerario romantico della città dell’amore per eccellenza: Verona.
Non vi resta che farci sapere quali sono i vostri piani per San Valentino!
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In copertina: foto di Mina Rad da Unsplash.