L’Italia tra arte e cinema: i film che celebrano la bellezza del nostro paese

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L’Italia e il cinema hanno un rapporto strettissimo. Non solo per il fatto che la settima arte rappresenti da sempre una forma espressiva di grande livello a queste latitudini. Ma anche per il ruolo da protagonista che il nostro territorio ha avuto in molte ed illustri produzioni. Soprattutto a carattere internazionale, aspetto che assume connotati ancora più profondi di una semplice scelta inevitabile per chi la sua bellezza la vive cosí da vicino.

Kappuccio vi invita perciò a un viaggio intenso e un po’ magico tra i luoghi che rapppresentano l’arte e la bellezza dell’Italia sulle pellicole cinematografiche. Sia quelle ampiamente conosciute che quelle passate magari inosservate.

Hollywood, Italia e cinema a partire dalla nostra Capitale

La Fontana di Trevi foto da unsplash di @michelebit_

Roma con il suo fascino è sempre stata la città perfetta per essere protagonista al cinema. La potremmo definire quasi lei stessa una consumata attrice. Che possiede tempi calibrati e spazi logici e che si concede alla luce dei lampioni o della natura con la medesima classe utile ad uno studio di posa. Nella filmografia italiana sono innumerevoli le pellicole che qui hanno trovato il set più utile alle riprese in esterno, dai classici della commedia ai film neorealisti.

Roma Città aperta, ad esempio, presenta già nel titolo la città quale fulcro e protagonista della sceneggiatura, una città ancora ferita dalle scorie del conflitto. Roberto Rossellini girò infatti questo suo capolavoro a ridosso della liberazione definitiva dalle forze di occupazione, nel 1945. La bellezza della capitale risulta pertanto scalfita da quello che si può considerare come il periodo storico peggiore del XX secolo.

Vacanze Romane

Di tutt’altro tenore il film del 1953 diretto da William Wyler, Vacanze Romane. Una commedia sentimentale con protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck. Erano passati solo 7 anni dalla fine della guerra, ma l’Italia aveva già intrapreso un nuovo cammino, che la pellicola hollywoodiana seppe abilmente cogliere durante l’allegro vagabondare della protagonista, la Principessa Anna, tra le strade della città. Il Colosseo, la Fontana di Trevi, la Bocca della Verità fanno da sfondo allo sviluppo della trama e alla crescita del sentimento amoroso tra i due attori principali.

Tanti sono i luoghi prescelti per le riprese, interamente girate a Roma e negli studi di Cinecittà. Oltre a quelli già citati possiamo sicuramente ricordare almeno, Palazzo Barberini, la Piazza della Rotonda ed il Pantheon. Castel Sant’Angelo, Piazza Venezia, Piazza di Spagna. La Chiesa di Trinità dei Monti e la sua scalinata, il Tevere, via Margutta, Via dei Fori Imperiali, Palazzo Colonna e Palazzo Brancaccio.

Altri titoli importanti

La Fontana di Trevi rimane nella memoria anche per un’altra scena iconica, questa volta appartenente ad un cinema italiano diverso. La bellezza giunonica di Anita Ekberg che si immerge danzando nella sua acqua in una scena de La dolce vita di Federico Fellini del 1960.

Ma la suggestione di Roma ha continuato nel tempo ad attirare l’interesse di tanti registi. Piazza Navona, Piazza di Spagna, Campo de’ Fiori e Villa Borghese sono stati l’ubicazione delle riprese italiane (assieme a Napoli) della commedia Mangia prega ama del 2010, con protagonista Julia Roberts. Nel 2012 Woody Allen la sceglie come sfondo per le 4 storie che caratterizzano To Rome with Love. La (sua) grande bellezza giungerà poi fino all’ambito premio Oscar per il film di Paolo Sorrentino del 2014, nel quale la dicotomia tra l’esaltazione dei luoghi e della storia e lo squallore dei personaggi protagonisti della vita mondana, ne diventa epicentro e principale motivo conduttore.

Matera, i suoi Sassi ed una storia tra Italia e cinema da raccontare

Matera e i suoi Sassi foto da unsplash di @masinutoscana

Già nel 1964, Pierpaolo Pasolini aveva trasformato, per questioni logistiche, i Sassi di Matera (due quartieri della città) nella Gerusalemme del suo Vangelo secondo Matteo. Poi la stessa scelta fu fatta da Mel Gibson 40 anni dopo per il kolossal La Passione di Cristo, che aveva visto ancora una volta la città lucana come degna rappresentante di una trasfigurazione scenografica all’altezza delle aspettative. Questo è dovuto soprattutto alla conformità particolare di Matera che, non a caso, grazie ai suoi rioni dal sapore antico è riconosciuta dal 1993 quale Patrimonio dell’Unesco. E viene considerata anche oggi una delle città più vecchie ancora abitate. Tornando al film va ricordato come quasi tutte le riprese vennero effettuate nel nostro paese. In Basilicata, oltre a Matera, anche il paese fantasma di Craco (nella sua provincia), spopolato già dagli anni ’80, venne selezionato a tale scopo.

Matera protagonista in tante altre produzioni

Matera oltre a queste due occasioni anche in una terza fu scelta per rappresentare la città Santa (sempre assieme a Craco e questa volta a Campo Imperatore, in Abruzzo). Nel 1985 per il film King David con Richard Gere interprete del ruolo principale di Re Davide d’Israele.

Mentre, cambiando genere, è del 1967 il film fantastico C’era una volta di Francesco Rosi con Sophia Loren e Omar Sharif. Così come altri film, in parte girati a Matera, sono stati Allonsanfàn del 1974 ed Il sole anche di notte del 1990 entrambi dei fratelli Taviani. L’Albero di Guernica del 1975 con Mariangela Melato e L’uomo delle stelle del 1995 di Giuseppe Tornatore.

La Toscana, l’Italia ed il cinema

Cortona in provincia di Arezzo foto da unsplash di @gabiontheroad

Più che di una sola città e tralscinado per una volta le maggiori, occorre occuparsi di intere aree se ci soffermiamo in Toscana ed indaghiamo su alcuni luoghi prescelti dal cinema come location da riprendere.

La Valdichiana ha infatti un legame storico profondo con il cinema. Così come la Val d’Orcia. A Chianciano Terme, che era una sorta di ritiro benefico per Federico Fellini nei momenti di svago dal lavoro, il regista ambientò il suo capolavoro 8 e 1/2 del 1963. A Pienza, Franco Zeffirelli girò alcune parti del film Romeo e Giulietta del 1968. Il maestro utilizzerà la sua Toscana anche 4 anni dopo, nel 1972, per Fratello sole, sorella Luna. Montalcino (Siena) “offrì” infatti la frazione di Castelnuovo dell’Abate per le riprese presso l’Abbazia di Sant’Antimo, e se stessa per la scena del denudamento di Francesco, presso la Fortezza. Le sequenze sui tetti vennero girate invece a San Gimignano e quelle iniziali nei boschi di Grosseto.

Ancora tra Pienza e Montepulciano, Anthony Minghella filmò, nel 1996, Il Paziente Inglese nelle riprese del monastero. (Una delle scene più romantiche invece si svolge nella Basilica di San Francesco ad Arezzo). E Ridley Scott ambienta qui, all’alba del nuovo millennio, le scene dei Campi Elisi del Gladiatore. In particolare nella località di Terrapille ai piedi di Pienza, mentre nel comune di San Quirino D’Orcia colloca la villa di famiglia del protagonista Massimo Decimo Meridio, alias Russel Crowe.

Pinocchio e film da Oscar girati in Toscana

Se l’indimenticabile sceneggiato televisivo del 1972 Le avventure di Pinocchio trovava collocazione per lo più nel Lazio tra Viterbo e Roma, una più fedele trasposizione ambientale del romanzo di Collodi l’ha data Matteo Garrone con il suo Pinocchio del 2019, le cui riprese sono durate per 11 settimane presso la Tenuta la Fratta località del comune di Sinalunga, Siena. In questo film il ruolo di Geppetto è stato affidato a Roberto Benigni, che con La vita è bella, del 1997, vinse ben 3 premi Oscar. Questa storia commovente trova parte della sua ambientazione a Cortona in provincia di Arezzo, in particolare presso il Teatro Signorelli.

Cortona protagonista in tanti film, a partire dal 1950 con Margherita da Cortona, fino al più recente ed internazionale Sotto il sole della Toscana del 2003, con Diane Lane. Qui i luoghi del centro storico sono diventati il set per le riprese esterne. Nel medesimo film, ancora Montepulciano e i suoi dintorni hanno avuto occasione di mettersi in mostra, in particolare nella scena degli sbandieratori. Montepulciano avrà poi un ruolo di rilievo 6 anni dopo, nel 2009, quando sostituì per ragioni logistiche Volterra nel film The Twilight Saga:New Moon. I vicoli del centro storico hanno fatto da sfondo cosí alla corsa di Bella (Kristen Stewart) per salvare l’amato vampiro Edward (Robert Pattinson). Mentre la scena principale, quella del salvataggio, è stata girata in Piazza Grande all’entrata del Palazzo Comunale.

Rocca Calascio il set più affascinante

In provincia dell’Aquila si trova Rocca Calascio foto da unsplash di @jddartphotographer

Umberto Eco smentì personalmente che Rocca Calascio fosse stato il luogo di ambientazione de Il nome della Rosa. Tuttavia questo suggestivo comune é stato utilizzato per tanti film, ugualmente importanti. E non potrebbe essere altrimenti, data la bellezza misteriosa del suo Castello, costituito dalla rocca e dal borgo medievale adiacente. Situato a quasi 1500 mt di altezza. Rocca Calascio si trova in Abruzzo, in provincia dell’Aquila ed è l’unica frazione del quasi omonimo comune di Calascio.

Ladyhawke

Nel 1985 il film fantastico e di avventura Ladyhawke di Richard Donner fu girato quasi esclusivamente in Italia, tra le province di Cremona, Parma, Piacenza, Massa. Rocca Calascio, con l’aggiunta scenografica di alcune corone alle torri, divenne il rifugio del monaco Imperius. Ma tantissimi altri borghi e zone naturali, disseminati lungo la nostra penisola, vennero adoperati per l’occasione: dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ai boschi del Pontremolese, da Pareto e Campo Imperatore, sempre in Abruzzo, ai laghi D’Antorno e Misurina sulle Dolomiti. L’aura medievale la fornirono il Castello di Torrechiara, il Castell’Arquato ed i comuni di Soncino e Vigoleno. Nella chiesa di Tuscania, nel Lazio, venne girata la scena finale.

Tornando a Rocca Calascio i film che l’hanno vista protagonista nel corso degli anni sono stati: Amici miei Atto II, la miniserie televisiva La Piovra 7 ed il film con George Clooney, di produzione mista italiana e statunitense, The American, del 2010. Qui è stata l’intera provincia dell’Aquila grande eroina delle riprese, che furono effettuate tra settembre e novembre del 2009. Oltre a Rocca Calascio infatti furono scelti gli scenari naturali di Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Castelluccio, Introdacqua e Sulmona. Ed ancora alcuni interni di Pacentro più il fiume Aterno, il più lungo dell’intero Abruzzo.

Ischia, l’isola dei sogni di celluloide

Set perfetto, l’Isola di Ischia foto da unsplash di @natinati

Sono numerosi i film, più o meno conosciuti, girati ad Ischia. E non potrebbe essere altrimenti data la bellezza dell’isola appartenente all’arcipelago delle Flegree. Posta all’estremità settentrionale del Golfo di Napoli è una meta turistica di enorme pregio. Oltre ai luoghi incantevoli che vi si possono visitare, ai monumenti di interesse presenti, ricordiamo che di lei avevamo parlato anche in un nostro precedente articolo, per il potere taumaturgico delle sue acque termali.

Se alcuni titoli si perdono nella memoria del tempo, ma conservano netto il legame con Ischia (Appuntamento a Ischia, Ischia operazione amore, Sissi a Ischia, Vacanze a Ischia, tutti girati tra la fine degli anni ’50 e la metà del decennio successivo). Altri sono stati gradite sorprese, come il film del 1972 del grande Billy Wilder, Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? La maggior parte delle scene trovano infatti ambientazione negli angoli più suggestivi dell’isola: Ischia Ponte, gli scogli di Sant’Anna, la chiesa del Soccorso. Sorrento, Capri, Atrani, Lacco Ameno sono le altre località campane prescelte dalla produzione.

Il Talento di Mr. Ripley

Infine, vista la passione del suo regista per il nostro Bel Paese -di cui abbiamo parlato in precedenza per il Paziente Inglese- non si può non citare Il Talento di Mr. Ripley del 1999, dello stesso Anthony Minghella. Tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith. Già nel 1960 vi era stata una sua trasposizione cinematografica, anch’essa ambientata ad Ischia, con il titolo Delitto in pieno sole, che aveva dato il successo ad un giovane Alain Delon. Nell’opera più recente (per la quale vennero scelti anche altri luoghi in Italia a fare da sfondo) il nome dell’Isola non compare mai, ma per chi la conosce è facile intuirne alcuni scorci, come il piazzale aragonese di Ischia Ponte, le spiagge ed il Palazzo Malcovati. La magia di questi luoghi colpì soprattutto la troupe e gli attori che vi trascorsero un’indimenticabile estate di lavoro.

Infine un’ultima curiosità legata all’Italia e il cinema, proveniente direttamente dall’isola di Ischia, dove, dal 2003, nella sede esclusiva del Castello Aragonese, si tiene, nel mese di luglio, l’Ischia Film Festival. Nato con lo scopo di conferire riconoscimenti artistici ai registi, alle opere, ai direttori di fotografia, agli scenografi che hanno valorizzato luoghi italiani (ma anche stranieri) per invogliare lo spettatore a visitarne le bellezze.


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Nicoletta Spinozzi

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