La Settimana Santa in Italia: riti e tradizioni da nord a sud
Nel calendario liturgico stiamo per entrare in una delle settimane più importanti per quanto ne riguarda i rituali. Ma la Settimana Santa in Italia, che precede la Pasqua, è anche un momento di condivisione. Che da nord a sud permette il tramandarsi delle tradizioni popolari più pure.
Venite con noi di Kappuccio a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla Settimana Santa in Italia; riti e tradizioni che si propagano da nord a sud. Perchè il confine geografico non potrà mai limitare la commistione, una delle caratteristiche migliori del nostro paese. Laddove conservazione ed osmosi, storia e futuro si intersecano e si fondono senza eguali.
Cosa rappresenta la settimana Santa in Italia

La Settimana Santa in Italia è il periodo che va dalla Domenica delle Palme, quando si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, al sabato Santo (celebrazione di Gesù nel mistero della sua discesa agli inferi) precedente la Pasqua. In questo tempo vengono celebrati tutti gli eventi correlati agli ultimi giorni di vita Cristo: passione, crocifissione, morte, culminanti poi con la Resurrezione. Ogni giorno della Settimana Santa rappresenta qualcosa di specifico. I primi tre giorni, ovvero lunedì, martedì e mercoledì ci si concentra soprattutto sul tradimento di Giuda. Il lunedì è il così detto giorno dell’amicizia. Gesù si trova a Betania, quando l’amica Maria unge i suoi piedi con olio profumato. Giuda si arrabbia facendo notare uno spreco che poteva essere evitato per garantire un dono ai poveri.
Martedì Gesù, sdegnato, scaccia i mercanti dal Tempio, quindi annuncia la negazione di Pietro e il tradimento di uno degli Apostoli. Che avverrà puntualmente il mercoledì, dietro un compenso di 30 denari.
Nel pomeriggio del giovedì ha inizio il triduo pasquale (tempo centrale delle celebrazioni liturgiche): passione, morte e resurrezione di Cristo. Alla sera si ricorda l’ultima cena. Il venerdì viene effettuata la via Crucis e si ricorda la morte di Gesù. Tra sabato e domenica (dopo una serie di vari riti) ha finalmente celebrazione il momento culminante dell’anno, la Resurrezione, rappresentata nella veglia dall’accensione del cero pasquale.
La Settimana Santa è seguita dalla domenica di Pasqua, che andremo a comprendere nella nostra analisi degli eventi, perché altrettanto, se non più, ricca di tradizioni nel nostro paese.
Il rito dei Sepolcri

Uno dei riti più sentiti del periodo, in generale, rimane la preparazione dei Sepolcri. Questo avviene in ogni Chiesa in Italia per gli altari della deposizione destinati ad ospitare l’Eucaristia consacrata. Ma assume anche connotati del tutto personali nelle diverse case che ancora osservano l’antica tradizione. Il grano che germoglia dopo essere stato piantato il primo venerdì di Quaresima o almeno 20 giorni prima della Pasqua. Ma altre fonti reputano sufficienti anche una decina di giorni prima del fatidico giovedì dell’ultima cena. L’addobbo del giovedì Santo (singolarmente può essere fatto con fiori, croci, candele e altri simboli pasquali). Un tempo era abitudine sentita da parte dei fedeli (e ancora rimane) quella di visitare nella medesima data i Sepolcri della propria o di diverse chiese (si diceva fosse necessario in numero dispari), un po’ come accade per i presepi natalizi.
Riti e tradizioni durante la Settimana Santa in Italia, al Nord

Partiamo su, dal Trentino Alto Adige dove dopo la benedizione del Palmbesen (rami di ulivo legati con nastri a colori da conservare nelle case) il giovedì Santo è dedicato alla decorazione delle uova sode. Lo si fa con coloranti naturali, come erbe di campo, foglie, fiori o bucce di cipolle. Una volta pronti saranno appesi ad alberi o rami, come buon auspicio. Al sabato ci si reca invece in chiesa per benedire un cesto pasquale. Questo è composto dal Fochaz (pane pasquale), da focaccia dolce di pasta lievitata, speck, prosciutto, rafano, agnello e uova.
A Vercelli il venerdì Santo ha luogo la Processione serale delle Macchine. Una processione di gruppi di statue seicentesche in legno, che rappresentano le diverse fasi della Passione e del Calvario di Gesù.
Sempre di processione del venerdì, come evento di massima importanza, parliamo spostandoci nella provincia di Bergamo, a Vertova, dove essa assume caratteri leggermente diversi. Troviamo qui protagonisti figuranti in carne ed ossa travestiti da soldati romani, da giudei ed un Gesù scalzo che indossa un saio rosso.
A Bormio, nella provincia di Sondrio, la manifestazione più significativa rimangono i Pasquali; essi tuttavia si svolgono nella giornata di domenica, in corrispondenza quindi della Pasqua. I Pasquali sono portantine allegoriche con significato religioso, trasportate in una sfilata per le vie del centro. Questi carri associano le portantine ad opere artigianali di pregio. Si spostano grazie alla sola forza dei portatori che adempiono a tale compito, accompagnati da donne, bambini e anziani vestiti con i costumi della tradizione. Quasi come quando avviene per le diverse feste del Carnevale, si innesca anche in questo caso una competizione tra i quartieri del paese. E la vittoria spetta a chi propone il messaggio religioso più coerente.
Ancora in Lombardia, ma a Mantova, ha luogo invece l’esposizione dei Sacri Vasi. Che contengono poche gocce di sangue misto a terriccio ritenuto appartenente a Gesù e raccolto dal soldato Longino che ne trafisse il costato. Ci troviamo di fronte ad una tradizione regionale molto antica e sentita, che ha luogo il venerdì Santo. Per tutta la giornata è possibile visitare la preziosa reliquia prima che venga portata in processione. Dunque nuovamente riposta nella cripta della Basilica di Sant’Andrea, in piazza Andrea Mantegna.
Infine, in alcune zone della Liguria, le processioni del venerdì Santo hanno una peculiarità legata del tutto alla storia locale. Essendo, in tale occasione, il Crocifisso rivolto verso la coda del corteo, non con lo sguardo proiettato in avanti. Questa antica usanza deve la sua origine infatti alle battaglie navali contro i Turchi; quando i crocifissi posti sulle prore delle navi venivano rivoltati in modo che gli infedeli non potessero scorgere il volto del Cristo.
La Settimana Santa nel Centro Italia

I riti della Settimana Santa in Toscana
La Giudeata di Radicofani, in provincia di Siena, é una delle più antiche tradizioni della regione Toscana. Radicofani è uno di quei comuni dal sapore antico. Un borgo che ha saputo incantare persino Charles Dickens e che con la sua fortezza domina il paesaggio tra l’Amiata e la Val d’Orcia. Qui gli eventi hanno inizio dal giovedì con la rievocazione dell’ultima cena e l’apertura del sepolcro. La processione del giovedì è una processione buia. Richiama alla mente la morte. Ed è rappresentata da 12 fratelli della congregazione di Sant’Agata, in cappa rossa, e 12 membri della confraternita di Misericordia, in cappa bianca.
Luminosa è invece quella del venerdì Santo, che si svolge con l’arrivo alla chiesa di Sant’Agata. Qui 750 luminarie allegoriche hanno il compito di creare l’atmosfera adatta alle celebrazioni in corso. La creazione di un proscenio rappresentante il Calvario; ottenuto da una parete sul fondo della Chiesa dove nei giorni precedenti al rito vengono posti rami di bosso intrecciati tra loro.
A Firenze famosissimo é invece lo Scoppio del carro del giorno di Pasqua. Storicamente risalente addirittura ai tempi della prima Crociata. La manifestazione è incentrata su un carro con una torre pirotecnica posizionata sopra e denominato Brindellone. Sui lati sono affissi gli stendardi dei 4 quartieri storici cittadini. Trainato da buoi, fa parte del corteo storico della Repubblica e di quello del calcio storico fiorentino. (Le cui squadre rappresentanti i quartieri si affronteranno successivamente nel mese di giugno in una sfida infuocata e sentitissima.) Durante la messa, il Cardinale dall’altare accende un razzo a forma di colomba. Questo, scorrendo su di un filo di ferro issato a 7 metri da terra, percorre tutta la navata centrale della chiesa. Quindi raggiunge all’esterno il carro, facendolo scoppiare.
Nel Lazio
Nel Lazio, più precisamente a Roma, nella capitale, sappiamo benissimo quale importanza abbia l’evento della Via Crucis al Colosseo. Che ogni anno viene trasmesso anche in tv. La vicinanza con Città del Vaticano aumenta il potere suggestivo di questo, già di per sé fondamentale, rito della Settimana Santa. (Se volete saperne di piú su questo piccolo, ma significativo, Stato leggete il nostro articolo Città del Vaticano: alla scoperta del paese più piccolo al mondo).
Mentre anche a Tarquinia il giorno più emblematico rimane la Domenica di Pasqua. Quando avviene una grande processione di croci fatte con tronchi (9); su di esse vengono poste corone di alloro e fiori, che precedono la statua lignea di Gesù risorto.
Nel comune di Orte, in provincia di Viterbo, il rituale del venerdì Santo prende il nome di Processione del Cristo Morto. La città si illumina di fiaccole a celebrare questa antichissima tradizione, una delle più datate in Italia. Sette confraternite che partono dalle rispettive parrocchie e raggiungono la Chiesa Madre di Santa Croce. La bara del Cristo sorretta da 14 persone che sfila, seguita dalla Macchina della Madonna Addolorata, portata a sua volta da 8. I figuranti che rappresentano i Cirenei, con catene pesanti legate ai piedi e croci di legno addosso. Tante altre figure ugualmente importanti. La disposizione finale a forma di cuore attorno alla bara in piazza della Libertà; con il coro del Miserere e la condivisione di un grande pane, sono tutte le tappe di una manifestazione dal grande potere evocativo.
Nelle Marche
La Turba di Cantiano, comune della provincia di Pesaro e Urbino, è una delle più datate rappresentazioni della Settimana Santa in Italia riguardanti la Passione di Cristo. Dal carattere medievale, trasforma la cittadina in un vero e proprio teatro all’aperto dopo un lavoro di preparazione durato mesi. La giornata è intensissima; inizia presto al suono delle battistrangole (strumenti a legno con battente in ferro da ambo i lati). E con il giro delle 7 chiese del paese. Nel pomeriggio ha luogo la processione del Crocifisso e della Madonna Addolorata. In serata avviene la rappresentazione vera e propria con le diverse tappe. Cospirazione di Giuda, Cena Pasquale, Processo e condanna, ascesa e Calvario, innalzamento delle Croci, tutte molto suggestive e partecipate.
Sud e isole come vivono la Settimana Santa

A Pagani, in provincia di Salerno, ha luogo il rito del Tuozzolo, facente parte di una messa in scena teatrale molto toccante. L’incontro sfuggente tra statue a rappresentare il dolore della madre per la sottrazione del figlio: la statua dell’Addolorata e quella del Cristo morto. Durante il corteo, che le porta fin davanti alla chiesa del Corpo di Cristo, avviene questo breve contatto, subito interrotto dall’entrata del Cristo in chiesa. Le porte qui si chiudono in faccia all’Addolorata; i fedeli tentano invano di far riaprire il varco, bussando tre volte al portone (sta in tale gesto il significato di tuozzolo). La statua dell’Addolorata si muove a scatti in attesa trepidante fino alla definitiva chiusura delle porte.
Procida, comune campano della città metropolitana di Napoli, comprende nel suo territorio le isole di Procida e Vivara. I Misteri di Procida è una famosa processione, anch’essa tra le più antiche della Settimana Santa in Italia, poiché risale alla fine del ‘600. Lo squillo delle trombe al sorgere del giorno di Venerdì dà il via alla sfilata dei carri allegorici costruiti dagli abitanti dell’isola, i Misteri. I lavori di preparazione hanno inizio, di solito, subito dopo il Carnevale e tutte le famiglie si impegnano in tale attività. Dopo la conclusione delle celebrazioni, queste opere d’arte sono visitabili per altri 40 giorni presso la Chiesa di San Giacomo. Il culmine del rito avviene con il trasferimento a spalla nelle chiesa di San Tommaso delle statue dell’Addolorata e del Cristo Morto. Una intensa fiaccolata fa rivivere il momento della Passione.
I riti della Settimana Santa di Taranto risalgono all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale. Si inizia al giovedì Santo, con la peregrinazione tra le parrocchie, quindi alla mezzanotte ha luogo la processione dell’Addolorata. Con la Croce dei Misteri, i Perdoni scalzi (coppie di Confratelli del Carmine), le donne con i ceri, che animano la processione, fino al pomeriggio del giorno successivo, camminando un passo in avanti ed alcuni passi indietro. Tutti quanti al seguito della Madre, comprese le bande che suonano le marce funebri. Il Venerdì Santo ha luogo invece la Via Crucis per eccellenza.
Anche in Sardegna, in particolare ad Iglesias, le celebrazioni del periodo hanno un forte richiamo spagnolo. Le tradizionali processioni iniziano già il Martedì Santo quando durante il corteo dei Misteri, sfilano i carri. Entrano qui in scena i baballottis, figure bianche incappucciate che si riversano per le strade delle cittadine circondati dal suono dei tamburi e delle matraccas, trasportando i 7 simulacri rappresentanti la passione di Gesú. Al Giovedí avviene la processione dell’Addolorata. Nella serata di Venerdí il funerale di Gesù, dopodiché cala il silenzio sulla città.
La Via Crucis di Barile, comune della Basilicata in provincia di Potenza, rimane una delle più remote, nonché ultime testimonianze di processione vivente dell’Italia meridionale. Mentre a Matera, scenario già di per sé altamente significativo dal punto di vista naturale, in rapporto ai luoghi così simili alla Terra Santa e alle circostanze che si vogliono rappresentare durante la settimana che precede la Pasqua, importantissima é la manifestazione chiamata Mater Sacra. Dalla durata di 4 giorni, inizia al Giovedì e mette in scena la Passione di Gesù con l’utilizzo di suoni, luci e narrazioni. Dal presagio alla fine, in ogni angolo del centro storico si ascoltano concerti di musiche sacre e cerimonie liturgiche che solo la visita diretta potrà spiegare nel suo senso più vero.
Cosa avviene in Sicilia durante la Settimana Santa
A Randazzo, comune della città metropolitana di Catania, si svolgono cinque processioni; le due più importanti hanno luogo il venerdì ed il sabato Santi. Quella serale del venerdì è organizzata dalla Confraternita dell’Addolorata. In essa avviene uno dei momenti più attesi, l’incontro tra la madre Addolorata ed il figlio Crocifisso. A ricordo dell’episodio della IV Stazione della Via Crucis. Il sabato, giorno di silenzio e preghiera, si svolge la processione del Cristo morto, curata dall’Arciconfraternita delle Anime del Purgatorio.
A Caltanissetta la processione del giovedì Santo un tempo si chiamava Casazza, termine di origine ligure con cui si denominavano le rappresentazioni della Passione di Cristo. Oggi si chiama processione delle Vare (le portantine usate per i simulacri dei santi) o, anche qui, dei Misteri (scene statuarie della Passione). Affidate alle Associazioni o ai ceti che si occupano anche di addobbarle con fiori, sfilano tra le strade della città fin dalle prime ore dell’alba. L’atmosfera particolare della processione é alimentata dall’illuminazione generata da torce e lanterne artistiche e dal suono della ladata dei fedeli, il loro struggente canto.
Questa è la nostra sintesi, si spera esaustiva, su alcuni tra gli eventi che caratterizzano la Settimana Santa in Italia.
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